martedì 19 maggio 2009

Minestrone in salsa festiva



Il fine settimana inizia il venerdì sera. Non so se sia davvero così, ma è così che pare a me. Questo angolino delle nostre vite è diventato con gli anni luogo dell'intimità, della lentezza, di piccoli quanto paradossalmente enormi piaceri. Il lento scorrere è interrotto solo dalla spesa, che nel clima d'insieme entra come un caterpillar in un sala da tè, con effetti spesso tragicomici. Ma quando si avvicina l'estate anche questa incombenza, resa certo più fastidiosa dal caldo, assume un carattere più intimo; la città si svuota, e azzeccando l'orario ci si trova in pochi anche lì.

Tornando al venerdì, primo assaggio di pace, decido per la cena un assemblaggio di avanzi su pizza, innaffiato da una Bavaria freddissima. Ne viene fuori una gustosa pizza asparagi, stracchino e pomodorini che merita un post a parte.



Poi qualche puntata di Csi con addio di Grissom, che mi intristisce non poco, nonostante senz'altro coinciderà con una minor presenza di orridi insetti che gironzolano fuori dentro e intorno ai già mostruosi cadaveri sparsi qua e là nella serie. Viene fuori la teoria delle stringhe, 'sinfonia universale', che mi riprometto di approfondire perché dotata di indiscutibile fascino.

Fatta la spesa ci si consola con una fresca caprese. E qui qualche parola la meritano i 'mitici' pomodorini della mia fruttivendola, talmente gustosi da non richiedere nemmeno condimenti per essere apprezzati, sodi e profumati come mai ne avevo visto fuori dagli orti di qualche amico...insomma, un amore a prima vista, tanto forte da meritare l'insegna di questo 'ristorante'.

La cena del sabato è spesso a base di piadina: una coccola semplice, in questo caso piuttosto ipercalorica!, che non stanca mai. Ripiena di stracchino, taleggio, salamino e qualche melanzana grigliata, e accompagnata da un bicchiere di bianco delle Dolomiti davanti a una partita di calcio. Si decide poi per una (re)visione di Gioventù Bruciata. Mi colpiscono più del solito certe citazioni colte dei 'bruciati'...e penso alla mia (che fu) e alle altre di gioventù bruciate, e ai modi migliori in cui si potrebbe bruciare, decidendo di farlo.



Domenica un pranzo con amici. Mi piace molto avere persone a mangiare, purché siano poche, ci siano cose piacevoli su cui ridere e cose interessanti da raccontarsi. Certo non sempre può essere così, ma ciò che non reggo più sono le adunate oceaniche, il chiasso, i discorsi percepiti solo in parte tra il rumore, i pasta party che altrimenti come te la cavi con così tanta gente e le montagne di piatti sconsolati che restano a fissarti dopo che l'ultimo ospite se n'è andato.


Quello di domenica, invece, era proprio uno di quei pranzi piacevoli. Ho scoperto cose interessanti di Tallin, che conoscevo solo come puntino geografico in mezzo alla cartina, da cui ho ricevuto anche uno splendido regalo: un piccolo quaderno, con copertina in pelle decorata e fogli di carta piuttosto spessa fatta a mano. Non ha ancora una destinazione, ma per intanto me lo rimiro contenta.



L'afa che accompagna (ahimè) il risveglio domenicale mi spinge ad abbandonare l'agognato risotto agli asparagi, la cui ricetta meditavo di rubare alla mia eclettica dirimpettaia Giovanna. Opto così per una pasta ai friggitelli, regalo di stagione della mia fruttivendola.


Ecco la ricetta:

Togliere il picciolo ai friggitelli, i semi si lasciano, e farli a tocchetti. In una padella antiaderente scaldare un po' d'olio con uno spicchio d'aglio, appena è ben caldo mettere a cuocere i friggitelli finché non saranno dorati da ambo i lati e un po' ammorbiditi. Aggiungere sale, pepe e un paio di foglie di basilico spezzettato a mano.


Toglierli dalla padella e, con un nuovo filo d'olio e spicchio d'aglio, mettere a cuocere il pomodoro; nel frattempo mettere sul fuoco l'acqua per la pasta.

Cuocere un paio di minuti il pomodoro da solo, poi aggiungere i friggitelli e terminare la cottura insieme. Pronta la pasta aggiungere un bel mestolo di acqua di cottura al sugo, un altro po' di basilico spezzettato, passare la pasta in padella e servire.



Con grande sprezzo del pericolo non recedo, invece, dal proposito di preparare una buona focaccia come antipasto, da accompagnare con un po' di salame e delle verdure grigliate. Scelgo, sempre da 'la cuoca eclettica' una meravigliosa focaccia alla pugliese, che riscuote un enorme successo.


Il tutto accompagnato da una Malvasia secca 'Primo colle'. Per finire un semplice budino al cioccolato che, se non avesse vinto la pigrizia, avrei accompagnato con delle pere al caramello.


La cena della domenica difficilmente è tale; dopo le abbuffate un tè o uno yogurth ne sono il piatto forte (e unico). Decidiamo per un buddy-buddy movie, 'Strafumati', che è esattamente come ci aspettiamo: divertente e piacevole, pur con qualche manchevolezza nella parte finale di inseguimenti e sparatorie. Perfetto per una serata estiva.

Con l'estate arrivano anche i fuochi d'artificio che io, con un pensiero che rasenta la 'psicomagia', guardo sempre come se fosse nonna a salutarmi così. Avevamo una passione folle per i fuochi d'artificio...e molti dei ricordi che ho sono di noi che guardiamo i fuochi sul lago le notti d'estate, con la mia piccola manina perennemente nella sua.



Scivola così, tra un botto e l'altro, anche questa lenta domenica....


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